Nella
stagione del raccolto, che in parte si è persa tra gli scaffali pieni di ogni
genere di prodotti talvolta utili ma più spesso inutili, e costosi, si realizza
l’impegno della vita, si concretizza il sogno ancora non sognato ma solo
immaginato e spiato.
In
quella stagione possono venire bufere e temporali, a volte vere e proprie
catastrofi, ma è quella la stagione giusta, e se la vita è altrettanto giusta
(non contateci assolutamente) arrivano anche frutti.
Sono
dolci i frutti dell’amore, hanno un sapore che non vi posso e non ha scopo descrivere.
Tento giusto per non fare il prezioso. Prima di tutto l’odore è quello della
fragola maturata al sole. Il sapore invece contiene la pesca raccolta dal ramo
al momento giusto, quando mettendola in bocca poi cola in parte il suo umore
sulle labbra e sporca un po’. Ma conosce il melone, quello arancione,
profumatissimo anche se la sua buccia sulla superficie raccoglie ancora un po’ di
terra. E le ciliegie, e l’uva Vittoria, che porta il tuo nome ed ancora quest’anno
non ho assaggiato. Poi le albicocche, spaccate a metà prima di mangiarle, ed un
pochino di ananas, che amavi tanto.
Talvolta
sono un po’ aspri. A volte si perde il desiderio di continuare a mangiarli, ma
restano, anche se trasformati un po’ come spesso sappiamo fare. La stagione del
raccolto arriva ma prima richiede un lungo lavoro di maturazione personale, non
per tutti uguale. Alcuni sono precoci, altri tardivi, ma tutti sono consapevoli
che desiderano quei frutti. Se non si arriva alla consapevolezza, alla volontà,
alla disponibilità nel mettersi in gioco, quei frutti non san di nulla. Scordatevi
meloni e albicocche. Accontentatevi di una macedonia in scatola, o di un succo
commerciale.
Ogni
stagione ha il suo tempo, ed il calendario ultimamente non rispetta più gli
antichi ritmi. La mia stagione del raccolto è finita, ad esempio, mentre per
altri dura da tempo e continuerà a lungo, e per altri ancora sta per iniziare.
Io
mi sto abituando a questa fine stagione, come se l’inverno fosse alle porte e l’autunno
verso la sua conclusione, e se devo essere sincero non è che la cosa mi renda
colmo di allegria, ma non posso neppure scordare il mio periodo del raccolto. Ora
devo solo vedere, mentre arriveranno i prossimi tempi, se sono stato saggio ed ho messo da
parte per i momenti sfavorevoli, preparandomi dentro di me come una formica, o
se ho solo sprecato.
Per
sprecare è certo che l’ho fatto, non ho dubbi, ma sono stato attento a non
esagerare? Ho conservato le tue parole, i tuoi consigli, la tua tenerezza ed il
tuo perdono oppure no? Raccogliere trovando sul ramo è facile, come comprare da
una bancarella o da uno scaffale.
Se ho messo in dispensa tutto l’amore necessario per superare l’inverno invece non lo so ancora. In quel caso, sono certo, mi aiuterai. Ciao, Viz. Tu quello che potevi sino ad ora me lo hai sempre dato.
Se ho messo in dispensa tutto l’amore necessario per superare l’inverno invece non lo so ancora. In quel caso, sono certo, mi aiuterai. Ciao, Viz. Tu quello che potevi sino ad ora me lo hai sempre dato.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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