martedì 20 giugno 2017

per ogni stagione

Informativa sulla privacy

Nella stagione del raccolto, che in parte si è persa tra gli scaffali pieni di ogni genere di prodotti talvolta utili ma più spesso inutili, e costosi, si realizza l’impegno della vita, si concretizza il sogno ancora non sognato ma solo immaginato e spiato.

In quella stagione possono venire bufere e temporali, a volte vere e proprie catastrofi, ma è quella la stagione giusta, e se la vita è altrettanto giusta (non contateci assolutamente) arrivano anche frutti.

Sono dolci i frutti dell’amore, hanno un sapore che non vi posso e non ha scopo descrivere. Tento giusto per non fare il prezioso. Prima di tutto l’odore è quello della fragola maturata al sole. Il sapore invece contiene la pesca raccolta dal ramo al momento giusto, quando mettendola in bocca poi cola in parte il suo umore sulle labbra e sporca un po’. Ma conosce il melone, quello arancione, profumatissimo anche se la sua buccia sulla superficie raccoglie ancora un po’ di terra. E le ciliegie, e l’uva Vittoria, che porta il tuo nome ed ancora quest’anno non ho assaggiato. Poi le albicocche, spaccate a metà prima di mangiarle, ed un pochino di ananas, che amavi tanto.

Talvolta sono un po’ aspri. A volte si perde il desiderio di continuare a mangiarli, ma restano, anche se trasformati un po’ come spesso sappiamo fare. La stagione del raccolto arriva ma prima richiede un lungo lavoro di maturazione personale, non per tutti uguale. Alcuni sono precoci, altri tardivi, ma tutti sono consapevoli che desiderano quei frutti. Se non si arriva alla consapevolezza, alla volontà, alla disponibilità nel mettersi in gioco, quei frutti non san di nulla. Scordatevi meloni e albicocche. Accontentatevi di una macedonia in scatola, o di un succo commerciale.

Ogni stagione ha il suo tempo, ed il calendario ultimamente non rispetta più gli antichi ritmi. La mia stagione del raccolto è finita, ad esempio, mentre per altri dura da tempo e continuerà a lungo, e per altri ancora sta per iniziare.

Io mi sto abituando a questa fine stagione, come se l’inverno fosse alle porte e l’autunno verso la sua conclusione, e se devo essere sincero non è che la cosa mi renda colmo di allegria, ma non posso neppure scordare il mio periodo del raccolto. Ora devo solo vedere, mentre arriveranno i prossimi tempi, se sono stato saggio ed ho messo da parte per i momenti sfavorevoli, preparandomi dentro di me come una formica, o se ho solo sprecato.

Per sprecare è certo che l’ho fatto, non ho dubbi, ma sono stato attento a non esagerare? Ho conservato le tue parole, i tuoi consigli, la tua tenerezza ed il tuo perdono oppure no? Raccogliere trovando sul ramo è facile, come comprare da una bancarella o da uno scaffale. 
Se ho messo in dispensa tutto l’amore necessario per superare l’inverno invece non lo so ancora. In quel caso, sono certo, mi aiuterai. Ciao, Viz. Tu quello che potevi sino ad ora me lo hai sempre dato.


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana