Non
è vero che la parte più oscura della notte è quella che precede l’alba, nel
senso che la luce torna poco a poco, e quindi prima dell’alba già il chiarore
si diffonde nell’atmosfera, in attesa di poter vedere il disco solare sorgere
all’orizzonte.
Vedere
l’alba è sempre uno spettacolo, in particolare in riva al mare, e solitamente
non è esperienza che si ripeta spesso per molte persone, ma basta assistervi
una volta soltanto per capire un pochino del suo mistero.
Prima
di tutto chi ci sta attorno e condivide con noi il desiderio di assistere allo
spettacolo diventa un compagno di viaggio diverso, da quel momento. Ci si potrà
anche perdere di vista, ma resterà quel senso di comunione in sottofondo, e
rimarrà la sensazione di poterlo recuperare, se lo si vorrà, un giorno.
E
poi la potenza del sole, la sua forza che porta vita ma non scorda chi ci ha
lasciato, perché la nostra dimensione fisica appare in tutta la sua ridotta
importanza, ed è facile capire come noi stessi fummo, siamo e saremo. Il tempo
che ripete i suoi cicli obbliga a non restare chiusi dentro il nostro dolore o
semplicemente soddisfatti della nostra gioia. Rimane qualche cosa di
indefinibile per lunghi attimi, prima che di nuovo le parole, i rumori del
mondo che si sveglia e ogni attività riprendano la loro normalità diurna.
In
questi giorni di enorme tristezza per la tua assenza ti sento, malgrado ogni
logica, vicina. Ogni tanto ho la prova, che tengo per me, della tua presenza,
malgrado ciò sembri assurdo. Io non ricordo ora l’ultima volta che ho visto l’alba,
sull’Adriatico, ma quella sensazione è con me e mi porta un po’ di pace, mi
rende partecipe di una forza che tu già conoscevi ed io molto meno. Me la
farai conoscere e capire, ne sono certo.
Ciao,
Viz. Oggi era questo che
volevo dirti.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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