Ti
ricordi quando riuscivamo a fugare le preoccupazioni ed i pensieri e pensavamo
alle vacanze? So che lo ricordi. Abbiamo avuto problemi enormi legati a tutte
le case nelle quali abbiamo vissuto, ed in parte anche per questi in estate
fuggivamo. Prima da soli, e poi con nostro figlio. Fuggivamo da situazioni
insostenibili, ma abbiamo vissuto esperienze uniche, solo nostre, segreto che
morirà con noi.
La
vita delle persone, di tutte, è piena di scelte e di situazioni che anche gli
amici non sanno. La vita di una coppia, con i suoi alti e bassi, è un
micromondo autosufficiente, che si autoalimenta di idee, progetti, aperture e
chiusure verso il mondo esterno, e di tantissimi sogni, messi da parte per il
futuro.
Ora
il nostro futuro si è interrotto, dobbiamo ripensarlo, viverlo separatamente,
il fatto è noto per chi legge questo blog almeno un po’ ogni tanto. Io devo ripensare alla mia vita, a tutta la
mia vita che mi resta. Chi è abituato a stare da solo non ha questi problemi,
ne ha altri. Noi abbiamo fatto la scelta di condividere, e se avessimo avuto un
po’ di fortuna ora staremmo ancora assieme, a litigare, discutere, decidere chi
dei due parlava a nostro figlio, ed ora forse penseremmo a dove andare in
vacanza, e discuteremmo a lungo pure di questo.
Un
destino (per me stronzo) ha deciso diversamente. Me ne devo fare una ragione. Me
la sto già facendo, tento di reagire ogni giorno nel modo migliore, ma la
soluzione non è dietro l’angolo, non la trovo in poche settimane. Anche ammesso
io abbia sbagliato ad essere troppo selettivo, non è che da domani io possa
cambiare carattere, come per magia, oppure che ti dimentichi, e inizi
istantaneamente una nuova storia. Oltretutto ora non mi interessa neppure
nessuna nuova storia.
Ma
ti ricordi quello che abbiamo costruito, in qualche modo, grazie all’impegno di
entrambi? Quello so che lo ricordi. Ed io ora mi arrangerò, troverò altre
soluzioni, senza escluderti, cercando di diventare più forte, aggiungendo al
mio carattere la tua forza di volontà mostruosa. Di quella me ne hai lasciato
un po’. Mi hai impregnato. Io ormai vedo più spesso alcune persone. Molte mi
lasciano abbastanza indifferente, ma ogni tanto ne trovo qualcuna diversa. Devo
solo aspettare. Anche io posso benissimo imparare a stare da solo, ma con la
tua presenza costante a sorreggermi nei momenti di crisi.
Ho
bisogno degli altri? Certo, come quasi tutti. Ora tocco con mano questa
ovvietà. Anni fa ignoravo questa possibilità, e sbagliavo. Molti anni prima di
incontrarti, ricorderai, ero diverso ancora. Stavo sempre tra la gente, ma non
era la gente che cercavo. Io cercavo te (e non sapevo né come, né quando né se
ti avrei incontrata). Come del resto tutta la gente non faceva altro che
cercare altra gente. E tra tanta gente alcune erano anche persone, con le quali
si è condiviso una parte del percorso della vita.
Non
sarò facile, ma dovremo farcela. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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