Dammi
la calma e la capacità di distinguere sempre, nel caos quotidiano delle
sollecitazioni di ogni genere, i motivi per i quali vale la pena impegnarsi, o
almeno iniziare a pensarci seriamente, da tutti gli altri, rumore di fondo che
distrae e toglie energie inutilmente.
Dammi
la forza di continuare tutto quello che ho iniziato e merita di essere
concluso, perché un senso serve, aiuta anche altre persone.
Ti
direi anche di darmi altre cose alle quali terrei ancora di più, ma queste sono
al di là della mia portata, sono oggettivamente impossibili.
E
non chiedo la forza del giudice, del guerriero, o del giustiziere. Non saprei
usarla nel modo corretto, farei certamente errori, qualcuno ne soffrirebbe per
colpa mia, e mi farei prendere la mano.
Dammi
un altro tipo di forza, quella di saper sorridere anche di me stesso e delle
cose sbagliate che faccio, del dolore e delle perdite. La forza di accettare la
vita come sceglie di venire e di non lamentarmi troppo. Un po’ ogni tanto,
magari, giusto per sfogarmi, ma senza esagerare.
Dammi
la forza di accettare quello che sai e di guardare avanti. Ne ho bisogno.
Vedi, tu che mi leggi,
cosa chiedo, ma neppure io posso dirti a chi lo chiedo. Non serve saperlo,
credo.
È solo una forma di
comunicazione che ho scelto, un artificio per chiarirmi, per capirmi, per
rileggermi e vedere se ciò che ho scritto regge o è solo illusione e tempo
perso.
A dire il vero però io una
mezza idea me la sono fatta, e forse anche tu, ma non diciamolo esplicitamente.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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