sabato 14 settembre 2013

La machinina


Quand a iera picul amarcord na volta ch’a son andà a truvar di parent, ma am son scurdà da tant temp chi i iera, e i miè i ma cuntà sta storia tanti volt, parchè aiera propria picul.
A par che mi e al fiol ad sta zent as’segna mis a zugar in tal pular, con du areoplanin fat con du pez a legn. E aven bumbardà i ov, parchè iera i nostrar nemig. Par farla curta, aven rot tut i ov. Un mazel.
Mi però, ad cla volta, amarcord incora la machinina a pedai ad cal putin: una machinina ad fer, brisa ad plastica come queli chi fa ades. Una machinina fata come il machin da corsa d’alora, una specie ad misil, sutila e lunga, con al radiator davanti, belisima.

                                                                               Silvano C.©


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