domenica 29 settembre 2013

Notte


 

Onze, donze, trinze…
Un grande piroscafo solca il mare nero e profondo. Ombre si muovono sotto, di fianco, lo seguono o lo precedono. La mente le insegue ma non trova alcun conforto, si perde e non vorrebbe, ma alla fine cede all’ineluttabile.

Tocchi lo zucchero e ti lecchi le dita…

La prima volta che mi sono masturbato la realtà si è squarciata, e pensavo fosse poi visibile a tutti il mutamento, che fosse impossibile tenerlo nascosto. Non ero più un bambino, ma sicuramente ero lontano ancora dal diventare un uomo, se mai lo sarei diventato. Stranamente, tuttavia, nulla è mutato attorno a me. Il mondo non si era fermato per una mia emozione, aveva ben altro a cui pensare.

Tanto va la gatta…

“Mai promettere nulla, non farlo non se non sei assolutamente certo di poter in seguito mantenere quanto promesso, almeno per quanto riguarda la tua volontà.”
Eppure, eppure… a volte mi è capitato, ed ho sbagliato, ho mentito non sapendo di mentire, in buona fede, ma ho pur sempre mentito. E nessuno mi ha aiutato poi a togliermi i sensi di colpa, me li tengo, tutti, assieme a tanti altri legati a ciò che ho fatto e non avrei dovuto ed a ciò che non ho fatto, ed avrei dovuto.

Salto una pozzanghera, nella prossima ci casco…

Avevo provato dolore, sradicamento, spaesamento, solitudine. Allora avevo giurato a me stesso che non avrei causato mai ad altri lo stesso devastante stato d’animo. Non lo avevo giurato, ad essere sincero, ma dentro di me era scattato un allarme muto, si era innescato un meccanismo a tempo. Al momento giusto, quando ho avuto la possibilità di scegliere, ho voluto razionalmente evitare a mio figlio quello che io avevo provato da ragazzino. Non volevo macchiarmi coscientemente di questo delitto, che alla fine non è neppure un delitto, ma semplice vita.  Serve preservare i giovani dai pericoli che noi abbiamo corso, e che ci hanno segnato? Non credo che serva. Anche ammesso che si riesca a proteggere da un mostro oscuro, altri mostri sono pronti nell’ombra, e qualcuno metterà comunque alla prova ogni essere umano. Non si sfugge dalla nostra condizione.

Se mi dai quello, io allora…

Attualità e senso dell’immutabile. I meccanismi sono i soliti. Di fronte alle scelte alcuni sanno che fare, altri cadono facili prede di imbonitori in malafede, di ricchi che predicano la povertà, di lussuriosi ipocriti che invitano all’astinenza, di capipopolo che illudono enormi masse, e nella massa alcuni si ritrovano protetti, rincuorati, come si è protetti dal branco. Ma non è il branco che serve, è solo un sano scetticismo. Non è la violenza, che viene comunque strumentalizzata dal potere, ma il distacco della ragione. Se tu mi dai la notte, io allora voglio il giorno.


onze  donze   trinze ....


                                                            Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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