Onze, donze, trinze…
Un grande piroscafo solca il
mare nero e profondo. Ombre si muovono sotto, di fianco, lo seguono o lo
precedono. La mente le insegue ma non trova alcun conforto, si perde e non
vorrebbe, ma alla fine cede all’ineluttabile.
Tocchi lo zucchero e ti
lecchi le dita…
La prima volta che mi sono
masturbato la realtà si è squarciata, e pensavo fosse poi visibile a tutti il
mutamento, che fosse impossibile tenerlo nascosto. Non ero più un bambino, ma
sicuramente ero lontano ancora dal diventare un uomo, se mai lo sarei
diventato. Stranamente, tuttavia, nulla è mutato attorno a me. Il mondo non si
era fermato per una mia emozione, aveva ben altro a cui pensare.
Tanto va la gatta…
“Mai promettere nulla, non
farlo non se non sei assolutamente certo di poter in seguito mantenere quanto
promesso, almeno per quanto riguarda la tua volontà.”
Eppure, eppure… a volte mi è
capitato, ed ho sbagliato, ho mentito non sapendo di mentire, in buona fede, ma
ho pur sempre mentito. E nessuno mi ha aiutato poi a togliermi i sensi di
colpa, me li tengo, tutti, assieme a tanti altri legati a ciò che ho fatto e
non avrei dovuto ed a ciò che non ho
fatto, ed avrei dovuto.
Salto una pozzanghera, nella
prossima ci casco…
Avevo provato dolore,
sradicamento, spaesamento, solitudine. Allora avevo giurato a me stesso che non
avrei causato mai ad altri lo stesso devastante stato d’animo. Non lo avevo
giurato, ad essere sincero, ma dentro di me era scattato un allarme muto, si
era innescato un meccanismo a tempo. Al momento giusto, quando ho avuto la
possibilità di scegliere, ho voluto razionalmente evitare a mio figlio quello
che io avevo provato da ragazzino. Non volevo macchiarmi coscientemente di
questo delitto, che alla fine non è neppure un delitto, ma semplice vita. Serve preservare i giovani dai pericoli che
noi abbiamo corso, e che ci hanno segnato? Non credo che serva. Anche ammesso
che si riesca a proteggere da un mostro oscuro, altri mostri sono pronti
nell’ombra, e qualcuno metterà comunque alla prova ogni essere umano. Non si
sfugge dalla nostra condizione.
Se mi dai quello, io allora…
Attualità e senso dell’immutabile.
I meccanismi sono i soliti. Di fronte alle scelte alcuni sanno che fare, altri
cadono facili prede di imbonitori in malafede, di ricchi che predicano la povertà,
di lussuriosi ipocriti che invitano all’astinenza, di capipopolo che illudono
enormi masse, e nella massa alcuni si ritrovano protetti, rincuorati, come si è
protetti dal branco. Ma non è il branco che serve, è solo un sano scetticismo. Non
è la violenza, che viene comunque strumentalizzata dal potere, ma il distacco
della ragione. Se tu mi dai la notte, io allora voglio il giorno.
onze donze trinze ....
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.