mercoledì 25 settembre 2013

Apollo


Il cinema è cultura, il cinema non è un libro ma ti fa immergere per circa due ore in altri mondi, senza muoverti. Quando una sala chiude, quindi, è una perdita che si aggiunge alle tante altre perdite alle quali mi sono dovuto abituare negli anni.

Ferrara ha perso praticamente le sale storiche in centro, che proponevano tutta o quasi l’offerta cinematografica del momento. Ora restano solo una enorme multisala impersonale che ha definitivamente messo in crisi i vecchi cinema, due sale parrocchiali: San Benedetto e Santo Spirito, una sala comunale: il Boldini, ed un multisala “tradizionale”, l’Apollo. Resta a dire il vero pure il Mignon, in via Porta San Pietro, ma questo proietta solo a luci rosse, e la sua utenza è, diciamo così, di nicchia.

 

Col prossimo anno le pellicole non verranno più distribuite, ed ogni proiettore dovrà essere adatto per leggere i supporti digitali. I costi di trasformazione sono enormi, ed ogni imprenditore deve far bene i suoi calcoli prima di buttarsi in un’impresa a rischio. I tempi sono difficili, ma la cultura resta importante, e non si può avere gratis o a prezzi scontati. Gratis, si fa per dire, ci sono solo Facebook, Twitter, le reti Fininvest  e altre cose simili, che NON sono gratis per nulla, e comunque non danno alcun diritto, ma è possibile solo accettare passivamente la loro offerta o rifiutarla, non certo mutarne le condizioni d’uso o far valere le proprie ragioni.



Ora i ferraresi aderiscono all’iniziativa di sostenere con post-it o in rete il loro più bello e antico cinema in centro, sanno che se chiude perderanno un punto di riferimento, col quale sono (siamo) cresciuti. Tuttavia gli stessi ferraresi, ancora lo scorso anno, facevano a gara per tesserarsi e quindi avere l’ingresso ridotto. Contraddittorio, no? Se un cinema si vuole sostenere, si deve accettare di pagare il prezzo intero, non cercare lo sconto. Col biglietto intero la gestione resiste meglio ai problemi che il mercato e la concorrenza con la grossa multisala in circonvallazione pongono.



Quindi niente lacrime di coccodrillo, per favore. Se il cinema nelle vecchie sale non interessa più, accettiamo la realtà, ed abbuffiamoci di pop-corn e coca nella multisala a posti numerati ascoltando il vicino che mastica invece di vedere il film, che difficilmente sarà un film d’essai, ma più probabilmente un roboante blockbuster.



Le multisala di nuova generazione le ho viste, non mi interessano e non mi avranno. Piuttosto vado in un parrocchiale con le poltroncine un po’ sfondate.



                                                                                                   Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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