Ripeto questa pratica a
lungo, ed i primi effetti, non solo euforici o placebo, dopo 20-30 giorni
iniziano a manifestarsi. In realtà non sono mutato, sono sempre lo stesso, ma
con una diversa consapevolezza, la coscienza che devo amare me stesso per poter
amare gli altri, controllare me stesso per poter essere veramente utile.
Mi reco allo sportello,
chiedo spiegazioni per quella pratica che non mi risulta, perdo ore per
risolvere il mio problema, e mastico nervoso, e sento i discorsi di altri che
sono incappati in situazioni simili, e tento di uscirne. Tutto inutile, le cose
vanno come temevo, cioè male. Non posso fare nulla.
Tento la fortuna, faccio
domande per ottenere un lavoro in province diverse, non sono disperato, ma le
ho tentate tutte sino a questo momento. Sono chiamato per un periodo di prova
nella città A. Parto. Mi adatto ed inizio a lavorare, ed inizia una nuova vita,
per me. pochi giorni dopo anche dalla città B mi arriva una chiamata. È bastato
qualche giorno di ritardo e la mia
strada, arrivata ad un incrocio, ha preso una direzione ben precisa, diversa da
quella che avrebbe potuto essere. Ho conosciuto nuove persone, altre non saprò
mai che esistono, e non so se avrebbero potuto essermi più vicine o meno
disponibili nei miei confronti, né come sarei stato io con loro.
Non credo nel destino, o forse
sono solo un po’ superstizioso ma sono disposto a mentire per non ammetterlo.
Non sono un credente, nel senso classico del termine, ma ho una mia idea in
proposito, pur con molti dubbi, che non mi va di esporre a nessuno, essendo mia
personale. Sono abbastanza convinto che non tutto sia assolutamente casuale,
che esista un disegno, e credo pure di essere in parte pedina di questo
disegno, ma non ho la più pallida idea di dove porta questo disegno, se sia o
no intelligente, e se non sia semplicemente un concatenarsi meccanico e fisico
di eventi, scatenatisi dopo quel primo istante che a tutto ha dato inizio. Non
ne ho la più pallida idea di chi sono veramente, del perché avvengono le cose,
se non per un segmento limitato di tempo ricavato da una retta infinita che non
mi mostra né inizio né fine.
I dubbi sono salutari, le
certezze pericolose.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
Non credo nel destino, ma come me lo spiego l'incontro casuale del mattino, o il fatto stesso che io legga questo piuttosto che altro,che porta ad alcuni pensieri piuttosto che altri.
RispondiEliminaNemmeno io me lo spiego,e non vorrei incontrare chi ha queste risposte.
Chi ha troppe risposte forse è troppo sapiente e poco saggio.