giovedì 6 luglio 2017

follie

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Ero ottimista e non lo sapevo, anzi, ero convinto del contrario.

Così andavo dicendomi mentre camminavo e parlavo con te.

Ero libero di essere mentre credevo di non poter essere ciò che volevo.

Il panorama sulla città stamane era magnifico.

In questa estate folle qualcuno gioca con me, mi tratta come un cavallo sulla scacchiera.

I volti sembrano all’inizio stupiti, ma io evito di dilungarmi, se non è necessario.

Mi azzardo a dare consigli a qualcuno, perché eviti possibili errori.

Su alcune persone mi ricredo, su altre ho conferme di non aver mai sbagliato.

Alla fine della lotta spero che nessuno prevalga sugli altri, ma si raggiunga un nuovo equilibrio che allontani ogni paura e che tutto ciò che deve restare resti.

Mi hai promesso ancora un attimo di felicità. Mi basta.

Si stavano preparando ad uscire in bicicletta, con il loro bambino. Li ho guardati.

Quel viso rassegnato mi ha detto cose, ma non so se ho capito esattamente cosa intendeva dire senza muovere le labbra.

Ogni amore è unico e non sostituibile. A volte non sa di esserlo, altre crede di esserlo.

Non so se più ho deluso o se maggiormente sono stato deluso. Errori.

Ognuno racconta, a modo suo: chi parlando, chi scrivendo, chi usando il silenzio.

Ciao, Viz.


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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