Prima
di tutto devo dirti una cosa che devi sapere: tu non sei un’amica immaginaria. Potrai
essere o non essere mille altre cose, ora che non vivi più nel mondo nel quale
sono confinato io, ma non sei immaginaria e neppure una semplice amica. Forse io
mi sogno di parlare con te, questo è possibile, forse so che tu resti solo dentro
di me, possibile pure questo, ma non sei immaginaria.
Inoltre
non serve che tu me lo rammenti. Io mi ricorderò sempre di te. Se, nel bene e
nel male, sono quello che sono, lo sono anche e soprattutto grazie a te.
Ti ho
perduta, e forse ritroverò qualcuno, non lo so. La realtà è che queste frasi le
ho fotografate oggi, al Mart di Rovereto, e mi sembravano adatte ad una riflessione.
In qualche caso gli amici si ritrovano, in altri si perdono definitivamente.
La
frase Ogni volta che mi pensi, muoio, un poco, sembra persino ironica, perché potrebbe
essere l’esatto opposto. Se tu mi pensi, se lo puoi fare, mi mantieni vivo. E lo
stesso simmetricamente vale con te. Pensandoti ti trattengo legata alla vita
che non hai più, ti mantengo in ogni caso per me. E chiunque ti pensi riporta
una parte di te, anche se nessuno lo può vedere, dimostrare, condividere,
rendere effettivo e reale.
E
del resto, se ora mi guardi, se lo puoi fare, se da qualche parte dello spazio
e del tempo mi osservi, sai tutto, e certamente non ti posso più nascondere
nulla. Fu/è vero amore? Fu/è un certo tipo di amore, uno dei tanti possibili,
oppure esattamente quello, l’unico che merita il nome? Mi astengo dal
rispondere; è solo una delle tante domande che mi faccio, di tanto in tanto.
In
ogni caso, Viz, io vivo, conoscerò persone, ma non potrò certo conoscere tutte
quelle che mi farebbe piacere conoscere; alcune non capirebbero. L’essere umano
è particolare. Ci si incontra per mille motivi diversi, ma perché la cosa
avvenga ed abbia un seguito di interesse reciproco, seppur minimo, servono le
occasioni, e un bisogno più o meno consapevole. Tale bisogno può essere tra i
più vari, anche limitato ad un fatto momentaneo, ma deve esistere, e con
qualcuno questo non scatterà mai. Nel corso della vita ho capito che talvolta
si inizia con parole o atteggiamenti sbagliati e da quelli poi non ci si potrà
mai affrancare. Senza motivo si inizia chiudendo la porta.
Ora
più di allora? A volte me lo chiedo, e sai a cosa mi riferisco. Forse no. Forse
semplicemente ora capisco meglio, metto assieme tasselli che prima non mi
serviva cercare e ricordare perché tu c’eri, presente. E ritrovo prove
evidenti, e rimuovo il dolore, oppure lo rinnovo, se possibile, e lentamente lo
trasformo.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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