L’invito a pranzo giunse inaspettato, inatteso.
Quando entrò e vide tutto quanto era stato
preparato, che attendeva solo lei, ne fu grata. Lo giudicò un dono.
L’antipasto fu delizioso, a base di piccoli
assaggi accompagnati da un bianco frizzante strepitoso.
Il primo finì di sedurla, le ricordava la cucina
della sua infanzia.
Al secondo si immerse nel piacere e dimenticò
quello che le era successo nei giorni precedenti. Si versò vino rosso.
Seguì una pausa, parlò, si confrontò, si versò
ancora un po’ di vino rosso e si sentì sazia.
Arrivò infine la fetta di una fantastica torta,
e gradì molto il suo sapore delicato e gentile.
Come sua abitudine tenne per ultima la ciliegina,
ma questa gli cadde, e fu la sola cosa che non andò in quel pranzo unico,
irripetibile.
Silvano C.©
(La
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grazie)
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