Non
c’è rischio di confusione, di dispersione di attenzione, di troppe sorprese
sgradite, e se poi queste arriveranno, saranno una lezione salutare: certi
errori non saranno ripetuti con la stessa persona.
È
il rapporto ideale quello a due, e non serve una coppia di fatto (persone
sposate, conviventi, amanti e/o compagni di vita), è sufficiente essere con un
amico o un’amica, e magari non ancora tale, per approfondire la conoscenza
reciproca, ma solo in due.
Niente
contro i gruppi ovviamente, le tavolate, i viaggi con tanti amici e tutte le
occasioni di vita sociale, ma queste sono situazioni diverse,
distraenti. Non per nulla, infatti, ad una festa con molte persone ci scappa
sempre il momento nel quale, poco o tanto, ci si isola con qualcuno, anche solo
per scambiarsi informazioni o dirsi cose più personali.
Due
da soli possono andare al mare, al cinema o a teatro, a cena in casa o fuori,
farsi una bella camminata in montagna, ed ovviamente pure sesso, ma questo aspetto
non è determinante in quello che intendo.
Il rapporto umano sale di livello e di qualità, e questo non è
possibile con tutti, lo sappiamo, è evidente. Occorrono premesse iniziali come la
corrispondente disponibilità ed apertura reciproca, l’occasione, qualche
interesse in comune, e non funziona di solito col primo venuto, salvo l’essere
naufraghi su un’isola deserta con qualcuno mai conosciuto prima.
Due
da soli si espongono anche a possibili rischi quando il loro rapporto diventa
troppo esclusivo, ed il più grave è l’isolamento dagli altri.
Se
tuttavia si sanno bilanciare in modo corretto i contatti col mondo, e se si moderano
alcuni atteggiamenti centripeti, l’avere un dialogo con una sola persona per
volta diventa una fondamentale regola di vita, una tra le tante. Il telefono del resto funziona su
questo principio, come così si conducevano un tempo i rapporti epistolari.
Tutte
le persone importanti nella nostra vita sono passate, più o meno lungamente, attraverso
questa fase, con poche eccezioni.
L’amore,
più ancora dell’amicizia, è un rapporto a due, non certo di gruppo. Di gruppo
può essere il sesso, mai l’amore. Anche un rapporto d’amore a tre, sono
convinto, ma ammetto che potrei sbagliare, prevede tra due soli qualcosa di
privilegiato, o non tutti sono legati allo stesso modo agli altri due.
Ma
non mi piace dare per scontate alcune certezze, o presunte tali. Noi esseri
umani abbiamo una tale varietà di posizioni di fronte alla vita che probabilmente
non è il caso di generalizzare ed allargare al mondo intero quello che sentiamo
come giusto per noi.
Anzi.
Direi che sarebbe decisamente sbagliato.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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