domenica 12 marzo 2017

Paura di volare

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Mi dico da tempo che ho paura di volare, e lo dico in giro, appena capita l’occasione di toccare l’argomento. La giustificazione che mi piace ripetere è per certi versi puerile e in fondo si può definire una battuta: viaggiare in auto, pullman, bicicletta, treno e altri mezzi terrestri mi fa sentire a contatto col suolo, e mi dà l’illusione che in caso di pericolo io possa sempre scendere e continuare a piedi. Pure sul mare, a partire dalle barche più piccole sino alle grandi navi, penso che se le cose vanno male io sia in grado di buttarmi in acqua e di nuotare. In aria invece, su un aereo, in caso di bisogno io non posso uscire e volare. Non so volare, non ho ancora imparato.

E qui finisce la giustificazione abbastanza assurda, tenendo presente la cronaca quotidiana. In realtà la paura rimane anche se riconosco che è irrazionale, tanto più che col passare degli anni ho sempre di meno da perdere (in termini di vita residua).

Volendo trovare motivazioni di tipo psicologico diverse dall’ansia legata allo staccarsi dal suolo o da altre paure dovute a situazioni tipiche del volo mi sembra che la motivazione reale, inconscia, inconfessata, sia il timore profondo di staccarmi da situazioni conosciute, da persone alle quali son legato, da ciò che mi caratterizza nella mia storia. E così ricasco nell’obiezione accennata sopra: più il tempo passa meno mi resta da perdere.

A giustificazione della mia paura di volare ho però un argomento che ritengo risolutivo. Nella vita non è il caso di fare ogni esperienza per il solo fatto che è possibile ed altri l’hanno fatta. Alcuni si sono spiaccicati contro un muro con l’auto lanciata a velocità folle, altri si sono bruciati i neuroni utilizzando stupefacenti, ed altri ancora hanno scelto di provare ogni esperienza sessuale, anche le più rischiose e in qualche caso illegali o decisamente da delinquenti. Qualche esperienza in più in questo campo non mi sarebbe dispiaciuta, lo confesso, ma in ogni caso non avrei mai avuto il coraggio di arrivare al limite o di forzarmi contro la mia stessa natura. Il rischio più reale sarebbe stato quello di lasciarmi pendere troppo dalle mie piccole deviazioni dovute a traumi o esperienze giovanili rimosse ma mai sparite.

Ecco. La paura di volare in questo senso, cioè di fare ogni cosa venga alla mente, quella è una paura sana, da non perdere mai. Forse si confonde col buon senso e con la prudenza, e ovviamente nessun uomo dotato di buon senso prima di Leonardo avrebbe mai pensato di poter volare come un uccello.

Se pensi che tutti gli uccelli volino, per definizione, scordalo. Lo struzzo non vola. Lo struzzo è un uccello. Non tutti gli uccelli volano. Lo struzzo è un animale intelligente, ha capito che è più sicuro appoggiare le zampe sul terreno e non farsi venire strane manie di grandezza.


                                                                  Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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