Il
sole tramonta a Mimizan, e sull’oceano restano le luci delle navi che
incrociano al largo.
Il
sole tramonta a Rovereto e si nasconde dietro i monti a ovest, in un ultimo
bagliore, e poi la temperatura scende subito di diversi gradi. Meglio rientrare,
prima di prendere freddo. I cipressi non hanno paura della notte che sta per
arrivare.
Il
sole tramonta a Kalamata, terra di olive e sirtaki, di speranza che non muore,
di ricordi per un tempo che ormai è finito.
Il
sole tramonta ad Ulcinj e non piove più come quel giorno. Domani, se si potesse
tornare, si potrebbero costruire castelli di sabbia.
Il
sole tramonta a Billund, sulle belle casette di mattoncini e su quelle
altrettanto belle in mattoni colorati. A Billund si vorrebbe tornare e tornare
bambini.
Il
sole tramonta a Santa Vittoria, tra le montagne che ignorano il mare blu a poca
distanza.
Il
sole tramonta a Ferrara, sul Castello e sulla Certosa, sulle ombre di ieri e
sulle vite di adesso. Micol si nasconde ancora e non si fa trovare, quasi come
te.
Il
sole tramonta a Santiago di Compostela ed a Lourdes, si accendono le candele
con la gente che prega e chiede una grazia, e il dolore chiede rispetto e
silenzio.
Il
sole tramonta a Cordoba e Granada dove i mori eressero monumenti dalle
geometrie perfette, prima che i cattolicissimi sovrani li sconfiggessero e li
rimandassero in terra africana.
Il
sole tramonta a Rosenheim, in quella via di periferia a due passi dal centro
che mi sembra di rivedere ancora adesso.
Il
sole tramonta ovunque siamo stati, sugli alberi di arance e le terre piene di
zanzare della Romagna che aspettano la sera, sui filari di vite ed i sentieri
alpini, sui piccoli campeggi comunali francesi e le lunghissime autostrade.
Il
sole tramonta, stasera, e domani sorgerà ancora. Ciao, Viz, mi manchi da morire
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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