domenica 19 marzo 2017

una tranquilla domenica di festa assieme a chi non c’è più




Ecco, è il caso che tu vada. Approfitta dell’impegno di nostro figlio e vai a quella fiera. So che avevi pensato di non andare, che ti avrebbe fatto male, che i ricordi ti avrebbero soffocato, che il dolore sarebbe stato troppo forte, che era troppo presto, che dovevi aspettare ancora un anno, che… che… Tutte scuse ed invenzioni della tua immaginazione. Io sospetto pure che tu stessi cercando un altro motivo per piangerti addosso o, peggio, per mettere mano alle mie cose, al mio armadio. Quello non lo devi toccare. Metti prima a posto il tuo disordine.

So che da molti anni questa fiera per te è occasione di ricordi ed è diventata nel tempo una tua tradizione. L’anno scorso c’ero pure io, camminavo piano ma sono venuta. E mi sono anche divertita, lo ammetto. È dagli anni 80 che mi hai coinvolta in questa tua uscita, e da allora, salvo impegni gravi, non siamo mai mancati. Non sono mai mancata. Con oggi inizia una fase nuova. Accetta questo mutamento che fa parte della vita, che non è mai uguale a prima, se è vita. Io sono dove non sono, vivo dentro di te, ma pure tuo padre, da un po’, vive dentro di te, ed oggi sarebbe pure la sua festa. Non scordarlo. E fai pace, una volta per tutte, con tua madre. Lei ti ha amato, era una persona unica nel suo genere, da prendere con le molle, ma ti amava, ed avrebbe dato la vita per te. E fai pace con te stesso. Non sei privo di colpe, le conosco credo tutte, ma non sei stato poi tanto male, malgrado i tuoi difetti. Accettali e vai avanti.

Oggi infine, se ti capita, non scordare quei dolcetti sardi che mi piacevano tanto. Comprali, non pensare alla dieta, non sempre almeno, e ricorda che in ogni caso qualcuno li apprezzerà. E poi vai a vedere i fiori, in Piazza Duomo. Non comprarne, ma guardali e pensa a me. Sarà come se me li avessi comprati. E se poi, assieme ai tanti che ormai non ci sono più, tu osserverai l’allegria di chi c’è ora, di chi adesso vede i colori della primavera nell’aria, e ricorderai di chi ti pensa e ancora c’è, non sarà una brutta giornata. E non lo sarà neppure per me. Viz, per sempre.


                                                                                           Silvano C.©  
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