Non intendo spacciare verità. Sono stato convintissimo di alcune
cose che, col passare degli anni, ho ridimensionato e quasi smentito. Nessuno
dovrebbe spacciare nulla, in effetti. E nessuno dovrebbe spacciarsi per amico,
ingannando la fiducia o peggio. Il fatto è che la verità rimane un patrimonio
soggettivo e rischia di diventare pericolosa se si diffonde eccessivamente in
qualche sua forma pretendendo avere la maiuscola. Occorre avere idee il più
possibile chiare e mantenere sempre le possibilità di dubbi, a volte è anche
necessario contraddirsi. Meglio così che diventare fanatici senza rendersene
conto. La vita è un continuo momento di passaggio dal prima al dopo, occorre
tentare di capire, fare le scelte più corrette in un certo momento, e cambiare
anche tutto se poi tutto cambia. Non si tratta di comportarsi da gattopardo
siciliano però ma di cambiare realmente. Rimarrà qualcosa di stabile, io sarò
sempre io ovviamente, ma se confronto una mia foto di quando avevo 10 anni ed
una più recente è evidente che sono cambiato. A 10 anni non ricordo neppure più
a cosa credevo, magari prendevo per sicure alcune idee che mi venivano trasmesse
dai miei genitori, dagli amici, dalle suore, da chi sentivo parlare magari per
la prima volta e mi sembrava una persona autorevole. Ma la cosa importante,
veramente importante, non è questa lunghissima e sconclusionata premessa, la
verità è che mi manchi. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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