Quando arriverà il vero caldo sicuramente rimpiangerò un po' le
giornate di pioggia, quelle che al mattino non sai mai come sarà il tempo poche
ore dopo, e non uscirò più nelle ore centrali del giorno. Le abitudini si
aggiusteranno, come sempre, e i ritmi diventeranno poi quelli più adatti. Col
tempo cronologico che passa sono sempre più insofferente del tempo atmosferico quando
si discosta dai miei parametri ideali. Viaggio pure meno di un tempo e se oggi
mi azzardassi ad imprese come il nostro unico e irripetibile viaggio in Spagna
probabilmente non sopravviverei. In effetti pure allora, nel 1980, per un paio
di giorni il caldo e la fatica mi costrinsero al riposo, ma eravamo giovani,
era tutto da scoprire, come potevamo rinunciare a vedere i musei, i palazzi, le
piazze e affrontare per questo le lunghe strade che sembravano non finire mai?
Non potevamo, e infatti abbiamo visto tutto quello che era alla nostra portata,
rinunciando a pranzi e cene fuori e risparmiando per muoverci o per dormire. E
poi di che mi potrei lamentare oggi, che non vivo al mare? Il mare in inverno è
triste, malinconico, l’ho conosciuto. Qui è diverso. In ogni stagione volendo posso
andare in giro, mi sembra di essere sempre in vacanza, e questo da subito. Intanto
il desiderio di tornare dove sono nato diminuisce. Pensavo che ci saremmo
tornati assieme e che sarebbe stato il campo base per nuove spedizioni attorno,
ma poi sei partita prima del tempo facendomi un pessimo scherzo. Il tempo
cronologico ha imposto quello che è avvenuto. Ed ora resto qui, a pochissima
distanza da dove non sei. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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