A volte capitava, non frequentemente ma capitava, che invece di
uscire per consumare assieme una pizza in pizzeria la prendessi e la portassi poi a
casa. Un pizzaiolo mi spiegò che era diverso mangiarla appena sfornata o
metterla in un cartone e portarla via, e aveva ragione. A volte poi ero io che
impastavo la pasta, la facevo lievitare e poi la spalmavo su una teglia, la
condivo e la mettevo in forno. Non era male, il profumo era sempre perfetto, ma
spesso risultava una cena pesante. Poi, quasi per caso, visto che mi era
rimasto pane del giorno prima, un giorno tagliai a metà i panini, li trattai
come se fosse pasta da pizza aggiungendovi sopra passata di pomodoro,
mozzarella, olive, acciughe, olio e origano. Il risultato non fu perfetto ma
sicuramente più leggero e comunque piacevole. Da allora ogni tanto la nostra
cena era la similpizza. Conservo questa tradizione, e ormai in un giorno fisso
della settimana è quella la nostra cena. Manchi solo tu, ma non posso farci
nulla, tutti i modi che tento o immagino per farti tornare falliscono uno dopo
l’altro, eppure so che guardi e sorridi, e una volta tanto non per prendermi in
giro. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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