Non so cosa avvenne all’inizio, non c’ero e non ho le competenze
sufficienti per poterlo immaginare. E anche se lo immaginassi si tratterebbe di
fantasie. La realtà che percepisco con i sensi invece sono in grado di
descriverla, magari male ma so farlo perché è qualcosa che mi circonda adesso,
che conosco da anni e nella mia vita è sempre stata presente. Nella realtà ci
sono cielo e terra, strade e case, alberi, fiori e panchine, tetti rossi e
nuvole bianche, montagne verdi, grige, marroni o pallide. E stelle. Ci sono
persone, tante. E insetti di ogni tipo, cani giovani e vecchi, cani che
assomigliano ai loro padroni ma che malgrado questo si differenziano e nessuno
prenderebbe il cane per il suo padrone. Ci sono gatte di tre colori mentre i
maschi sono sempre e soltanto al massimo di due colori. Piccole case e
grattacieli. Azzurro e blu e celeste e sfumature di ogni colore. E donne con la
pelle chiara o con la pelle scura, e uomini anche loro con pelle di diversi
colori. Continuando vedo animali piccoli e un po' più grandi. Gli esseri più
piccoli neppure li vedo ad occhio nudo. Non so cosa avvenne all’inizio ma se un
inizio c’è stato allora prima non c’erano forme né colori, non c’erano esseri
viventi né oggetti inanimati. Tutto era indistinguibile, tutto uguale ovunque,
nulla che apparisse perché non solo nessuno poteva guardare ma essenzialmente
perché nulla si differenziava da tutto ciò che stava attorno. All’inizio è
avvenuto qualcosa che ha fatto la differenza.
Ciao Viz, non far caso a vaneggiamenti dovuti a qualche linea di
febbre.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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