Posseggo da decenni guide turistiche in un disordine che, se
potesse, mi sgriderebbe (il disordine intendo, non capendo che se riordinassi
lui sparirebbe). Alcune guide sono in alcuni scaffali dove so ritrovarle e
altre invece stanno in scatoloni sui quali magari a suo tempo ho scritto date e
luoghi, ma poi non tutte trovano spazio su scaffali e in scatoloni ben
definiti, alcune viaggiano liberamente e non si fanno trovare. Ora è comico
pensare che una guida di viaggi decida di viaggiare per conto suo, pur restando
tra le mura domestiche, magari attribuisco ad un piccolo volume capacità che
non gli competono mentre invece sono io che, di notte, mi alzo e sposto le cose
ad occhi chiusi per essere sicuro di non ritrovarle più. Sia come sia i misteri
casalinghi sono certi, esattamente come sono sicuro del mio disordine. A giorni
alterni e ben distanziati sistemo qualcosa, pochissimo per non rovinare
l’insieme, e riordino un piccolo spazio. Poi cedo all’indolenza e attendo
un’occasione scatenante per affrontare nuovamente la faccenda. Ammiro il vuoto
di alcuni spazi abitativi da rivista di alieni non umani, mi affascina l’idea
che qualcuno possa vivere in questi ambienti esattamente come resto incantato
davanti ad uno spazio museale dove non è previsto che qualcuno ci dorma, ci
mangi o faccia ciò che ognuno può immaginare. Bene. Ho accanto a me uno scatolone
di non eccessive dimensioni sul quale ho scritto a pennarello: Grecia,
Jugoslavia, Spagna, Portogallo e Danimarca. Non soddisfatto ho anche scritto,
sotto, aprile ’96. Lo scatolone l’ho spostato già una settimana fa. Poi l’ho
rispostato. Dentro esattamente che guide ci sono, se ci sono guide e non
semplici opuscoli? Perché trovare risposte a domande facili quando la vita pone
domande estremamente difficili? Ciao Viz. Quando si parte?
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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