Sempre, assolutamente sempre, dovrei affrontare con distaccata
passione ciò che accade a me e a chi amo. Un’amica mi ha detto chiaramente che
se viviamo ci succedono cose, a volte imprevedibili. Penso come lei che possano
essere belle e brutte, e che comunque, anche le brutte, in effetti vadano
valutate per quello che contano veramente, se si possono affrontare e superare
o se invece sono troppo gravi per farlo. Il fatto è che poi, nei fatti, mi
comporto diversamente da quello che ho appena scritto, e mi lascio prendere da
eccessivo coinvolgimento per ogni piccola avversità. Mi risulta difficile
restare partecipe e anche distaccato trovando un equilibrio necessario tra la
razionalità pragmatica e l’emotività poco logica. Sembra che le donne ci
riescano meglio degli uomini, non saprei giurarlo ma le mie limitate esperienze
sembrano confermarlo. È un apparente ossimoro, un po' come la locuzione latina
Festina lente (affrettati lentamente), è un modo d’intendere la vita, un
atteggiamento filosofico ma prima ancora una scelta tra estremi da evitare.
Troppa passione può provocare danni, far perdere il giudizio oggettivo, può far
alzare inutilmente la voce e vanificare pure quello di buono che si è fatto. Lo
vedo ogni tanto, e mi spiace per chi è coinvolto. Ma come si può vivere senza
anche una piccola infatuazione, un interesse che ruba un po' di tempo,
l’attenzione eccessiva per un amico di tanto in tanto? Resto senza parole davanti alla
morte perché quella sì che dice la parola finale e, in qualche caso, permette
di capire quello che prima non si era capito o non si era detto. Nessuna
disillusione, nessun dolore, solo necessità di capire quando è il momento
giusto per farlo, cercando di superare il rancore che avvelena quanto si
potrebbe ancora salvare. Che dire ancora senza dire? Sai a cosa penso, quasi
più di me perché sai come finirà. Un amico, pochi giorni fa, mi ha detto che
alcune cose sono già scritte sul libro che non voglio leggere, magari ha
ragione pure lui, non lo so. So però che era molto tempo che non lo sentivo.
Anche di lui sai molte cose. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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