Si prendono decisioni con
anticipo e poi si aspetta di vederne i risultati. Si raggiungono obiettivi per
i quali si lavorava da tempo e si perdono le motivazioni che li hanno fatti
realizzare. Una tessera dopo l’altra prende il suo posto sino alla conclusione e poi l’immagine
completa viene quasi sempre dimenticata, raramente diventa un oggetto esposto. Si
raccolgono ricordi dagli innumerevoli viaggi di una vita intera, alcuni
oggettivamente importanti e preziosi e altri semplicemente con un valore sentimentale,
poi lentamente si scorda il motivo, si dimenticano le persone perché sparisce
chi ne conservava la memoria. E anche le semplici immagini che fanno scattare
lampi nella mente si decolorano. A volte molto del lavoro fatto sembra inutile,
una goccia nel mare immenso e sempre mutevole che pare avere come fine solo l’inconsapevole
autoconservazione. Che memoria ha l’acqua? Eppure, anche senza farsi domande,
serve andare. Non è neppure determinante la motivazione ma la sola azione. L’immobilità
è morte, quindi è necessario agire per vivere. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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