Piccole e grandi
delusioni, piatti non graditi col sorriso deglutiti, frasi mai dette per paura di
essere frainteso e battute che pensavo chiare capite alla rovescia. Trovo grande
tristezza nell’affrontare questo tema, mi fa male sapere che pensavo di
essere importante per qualcuno e magari ho commesso per primo lo stesso errore
grave con altri. Sono poche le persone con le quali, durante una certa
parentesi della vita, ho condiviso sorrisi e silenzi, ammiccamenti e battute, sempre
intesi nel modo corretto. Tutto il resto è stato un insieme enorme di rapporti
più o meno superficiali, o, se si vuole, più o meno intimi, è solo una diversa
prospettiva della stessa realtà. E qualcuna di queste persone si è allontanata,
colpa sicuramente mia in origine. Qualcuno è partito troppo presto, sai cosa
voglio dire, con te non serve spiegare ogni cosa, sei tu che spiegavi com’ero a
me che fingevo di non saperlo o, veramente e ottusamente, non sapevo. La delusione
è sempre quella, il sentimento che si va a disturbare è il solito e a volte mi
sembra di regredire agli anni giovanili della ricerca della mia via,
completamente incompreso dalla maggioranza di chi incontravo e con i quali,
spesso, ero costretto a fingere per sopravvivere, ad abbozzare per trovare un
modo per arrivare dove ancora non sapevo, a trovare chi cercavo e non scorgevo
dove si nascondeva. Ciao Viz. Capito mi hai.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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