So per esperienza che il
pensiero non è sempre facile da controllare, che la memoria a volte risulta
difficile da sostenere e che la fantasia troppo libera può portare a un umore
negativo. Serve combattere contro questi mostri sempre in agguato, distrarli e
non darla loro vinta. Non è mai facile però. E la cura? È praticabile una cura
contro questa malattia di vivere col bagaglio ogni giorno più pesante e
impossibile da ridurre o riciclare? Non so se ho trovato quella giusta, e ne ho
provata più di una. La reazione che produce effetti quasi immediati consiste
nel fare qualcosa con le mani, darsi un compito pratico come ad esempio
riparare un mobile, tinteggiare una stanza, mettere in ordine un armadio e così
via. Altra via possibile è quella di uscire e camminare, camminare, camminare
molto, camminare ogni giorno. E poi si può leggere, oppure dedicarsi a qualche
ricerca in rete o in biblioteca, scrivere qualche testo e impegnare la mente su
sentieri controllati, tra muretti a secco. Anche le persone poi, i contatti
umani, avendoli mantenuti, sono fondamentali; ad una condizione però, di non
scaricare su altri le proprie paure, o non troppo almeno. Una cura definitiva
tuttavia non esiste e i mostri di tanto in tanto escono dalle gabbie
artificiali che abbiamo create per loro. Forse la cura più efficace è darsi uno scopo
serio, avere un motivo importante e dedicarsi ad esempio ad una persona o a più
persone. Ecco, quella è la cosa migliore perché può far bene a noi ma
sicuramente fa bene ad altri. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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