Talvolta sono indotto a
pensare che Lei arrivi quando la chiamiamo, anche senza esserne
consapevoli abbiamo deciso che sarebbe meglio così. Forse non è neppure la
mancanza d’amore, malgrado le perdite subite, ma è il senso di un tempo ormai
andato e della propria raggiunta inutilità e inadeguatezza. Non conta neppure il
sentire di star bene in salute quanto l’avvertire che gli altri vanno avanti,
che i figli diventano sempre più indipendenti e che lentamente si
allontaneranno. Nessuno vuole terminare nulla ma questo avviene comunque, è
nella natura delle cose. Veder partire gli altri, o vederli indipendenti,
toglie motivazioni a continuare. Probabilmente Lei avverte tutto questo, lo
capisce ed interviene. Tuttavia resta un mistero enorme, perché spesso arriva
in modo ingiustificato e contraddice ogni logica. A volte, ieri in particolare,
ho confuso uno sterminio di massa come una forma di offerta sacra, un’associazione
di pensieri sbagliata che però non so allontanare in fretta, devo affrontarla e
lasciarmene un po' sopraffare. Ma tutto in fondo è sbagliato. Lei non è una
persona che rispetta le regole umane. Le motivazioni a volte non mi sono
accessibili e mi fanno trarre conclusioni campate in aria. Quello che vedo e
capisco è solo parte della verità. Ciao Viz, sai bene di cosa e di chi parlo, e sai pure ci sono anche giorni così.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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