Non è che tutto filasse in
modo ideale, non è che fossi migliore o più paziente. Sicuramente ci furono
problemi enormi da affrontare e non sempre ne uscimmo vincitori. Il mio
carattere insofferente già allora aveva iniziato ad isolarmi e a farmi operare
tagli selettivi con le persone, lo ricordo perfettamente. In certi momenti sono stato pessimo,
salvo pentirmi a volte meno di mezz’ora dopo. La noia non mancava, le
indecisioni, il senso di insoddisfazione non sempre controllato e connaturato
nel mio DNA, le cose sbagliate, tante. Non voglio e non posso pensare a un’età
dell’oro mai esistita, sarebbe illusorio. Il fatto è che tu sapevi mitigare
certi eccessi e ancora adesso mi rendo conto che ne ho approfittato, ho finto
che non fosse così, non ho mai avuto l’occasione di ammetterlo completamente,
di dirlo ogni volta me ne rendevo conto. Lo so, è inutile, perfettamente
inutile, ma devo spiegarlo che era diverso perché c’eri tu. Ci sei ancora perché
non ti lascio andare via completamente, ma non è come allora. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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