Questo è il tema di oggi, la differenza tra il vivere e il sopravvivere. In estrema sintesi la mia ipotesi è che il primo rappresenti la pienezza mentre il secondo ne sia una sua emulazione dopo aver vissuto o in attesa di vivere e comunque una sua versione incompleta. Non ha senso che tenti di dimostrare questa mia opinione soggettiva quindi l’ipotesi resterà tale e magari la sua dimostrazione per qualcuno sarà intuitiva, non lo so, ma in una rigida giornata di freddo invernale col vento fuori che soffia e la neve che si vede sulle cime dei monti attorno o sulla carrozzeria di alcune auto che passano ho un po' l’impressione di sopravvivere. Credo sia meglio che morire, potendo scegliere, e questo significa avere una visione parzialmente positiva. Oltre in alcune giornate non oso spingermi. Attendo la primavera, che non dovrebbe tardare ancora troppo. Ciao Viz.
Silvano
C.©
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nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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