giovedì 5 gennaio 2023

Il problema dell’uovo

Non farla sempre tanto facile, non lo è mai. Non credere alle parole di chi racconta mirabili imprese e successi incredibili; o mente o nasconde il rovescio della medaglia. (Guy de la Nuas)

Tu prendila come vuoi, certo è che in alcuni casi è necessaria una scelta. Magari si rivelerà sbagliata e sarebbe forse preferibile non far nulla, ma anche non far nulla è una scelta, quindi…

Pensa ad un uovo. In tempi recenti qualcuno si è preso l’incarico di stamparci sopra una data di scadenza, ma chi ha rotto un uovo per cucinarlo e lo ha fatto troppo tardi aveva capito da tempo che cosa vuol dire un uovo vecchio. Un uovo fresco se messo in acqua resta tranquillo sul fondo del pentolino. Se è prossimo alla scadenza si mette diritto, ma resta sempre sul fondo. Quando si alza e galleggia significa che è meglio lasciar perdere. Quindi il problema che pone un uovo è banale e metaforico. L’uovo va affrontato appena si incontra. Se è fecondato si può metterlo in incubatrice o farlo covare ad una gallina. Se è destinato al consumo occorre decidere come e quando utilizzarlo al meglio ma aspettare troppo lo rende inutilizzabile ai fini alimentari. Serve scegliere, sempre, avere un’idea di dove si vuole arrivare e cosa si desidera ottenere non solo da un uovo ma da ciò che abbiamo prima che tutto vada a male. È chiaro quindi. L’uovo è solo un pretesto. Io ho l’obbligo della memoria che sconfigge la Signora e il dovere di sfruttare correttamente l’eredità, la tua eredità. Non è facile per nulla. Ciao Viz.

                                                                                                     Silvano C.© 
                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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