Non so per quale motivo sono entrato in quella banca con un sacchetto contenente una confezione di petardi, magari era per fare un colpo alla Bonnie e Clyde o semplicemente non ho pensato che mi avrebbero controllato e poi interrogato. Alla fine l’agente della sicurezza alle mie spiegazioni non ha saputo replicare e mi ha fatto andare via, non so se mi ha scambiato per un ingenuo o uno stupido, comunque per lui non ero pericoloso.
Poi sono andato in centro, nella confusione della festa con altri amici ed era ormai sera. Tu sapevo che stavi arrivando e che ci avresti trovato grazie ai telefoni intelligenti che dicono sempre dove siamo in un certo momento. E la gente era veramente tanta, sono stato in passaggi stretti dove si poteva mangiare e bere, ma non ho mangiato né bevuto, solo aspettavo di andare avanti in un tratto dove era necessario rispettare una sorta di senso unico alternato.
In un angolo molti ballavano e un gruppo ha attirato la mia attenzione. Eseguivano una specie di girotondo, e mi sono stupito nel vedere qualcuno che sapevo essere morto non da molto, due colleghi-amici di lunga data. Mi sono unito al gruppo per qualche minuto ed uno di loro, ho visto poi, era presente due volte. Due di lui, che naturalmente ballavano con gli altri. È stata una bella festa, Viz. tu stavi per arrivare, ho avvertito chiaramente che stava per succedere, poi…
Poi devo aggiungere che il mondo potrebbe essere meraviglioso se le persone amate non dovessero partire prima di noi, se...
Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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