Non trovo nulla nella cassetta della posta, e così il mistero rimane un mistero.
Una persona muta il suo protettore, o meglio la sua protettrice. Lascia l’Addolorata e sceglie l’Assunta. È una bella cosa e un po' l’invidio.
Scopro che per qualcuno è più conveniente comprare la frutta e la verdura perché, malgrado abbia a disposizione un piccolo spazio, ritiene più costoso innaffiare che comprare pomodori e altro. Magari ha ragione, non lo so.
Cercavo la casa di un mio cugino, è l’ho trovata. Nel secolo scorso ci viveva mia nonna e ne conservo un ricordo sfocato. Non suono e proseguo.
Ho rivisto dove riposano tutti i miei, ora per me saranno sempre assieme.
Cercavo un altro luogo del tempo che è stato, l’ho visitato e ho chiesto informazioni ad una signora che stava tranquilla a leggere, dopo cena. Mentre parlavo con lei ho visto uscire di casa mia cugino, che non vedevo da anni. L’ho salutata e mi sono scusato, poi sono andato da lui. Perché non hai suonato? È un’ora strana, non volevo disturbare, ma vederti mi fa molto piacere…
Rientro dopo sei anni in un negozio dove per un po' sono stato cliente affezionato. Chiedo se si ricorda di me e poi parliamo. Gli spiego perché da tanto non vado più da lui, che l’ultima volta c’eri tu. Io gli racconto di una mia follia alle Tremiti e lui di una sua follia nel Gange.
Un vicino è mancato mesi fa, lo scopro solo ora e parlo con la moglie a lungo. Sai già cosa si può dire in questi casi, lo sappiamo…
In un solo giorno ho visto più persone che in un intero mese, ci sono giornate così, a volte. Arrivederci Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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