lunedì 23 maggio 2022

Oggi o ieri

Entrare nella stanza e desiderare all’istante di aprire le finestre per l’odore stagnante di pannolone da cambiare da troppo tempo, ma non si può fare. Ricordare una vacanza al mare di decenni prima, molti decenni, nel periodo durante il quale mio padre era caduto da un ponteggio e aveva rischiato di perderci la vita. Memorie offuscate, olfatto ferito, bisogno di esserci e senso d’impotenza di fronte al Tempo che presenta il conto. Tu eri forte, pronta al sacrificio e ancor più allo scatto d’ira se qualcosa ti feriva dentro. In un certo senso eri imprevedibile. Amata sino alla fine, sino all’ultimo respiro, ormai non più cosciente di chi per tutta la vita ti è stato accanto ed ha avuto come premio la pena di sopravviverti. Mi è impossibile scordare ma allo stesso tempo vedo come irrealizzabile l'idea di fissare ogni momento nella memoria. E la mia memoria è destinata a finire, non so quando. Non so neppure per quanto resterà traccia di queste parole mai scritte su carta ma affidate a un disco rigido e alla rete. Non so nulla in effetti, e i libri sui quali ho studiato li ho quasi dimenticati. Ciao Viz, per oggi non ho parlato di te, ma tu sei qui.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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