martedì 31 maggio 2022

Un po' di fumo

Mi manca che tu fumavi

Mi mancano le discussioni tra di noi sul fumo

Mi manca regalarti qualche pacchetto di sigarette un po' diverso, solo perché il nome o il disegno sul pacchetto mi incuriosiva

Mi manca che tu mi facevi aspettare per accendere la sigaretta o per spegnerla mentre camminavamo

Mi mancano i piccoli barattolini che usavi come posacenere in auto o in spiaggia e che svuotavi solo nei cestini dopo aver controllato che tutti i mozziconi fossero spenti

Mi manca il fumo della tua sigaretta, io che non lo sopportavo, io che ho tentato da ragazzino di fumare e non mi è mai piaciuto, io che guardavo malissimo chi entrava in casa nostra e appena entrato accendeva la sigaretta

Mi mancano troppe cose, anche quelle che non avrei mai detto…

Ciao, Viz.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

lunedì 30 maggio 2022

Cosa c’è in cielo?

Se mi stendo su un prato estivo in una notte stellata e lontano dalle luci della città quello che vedo mi stupisce e mi fa paura. Mi sembra di precipitare in alto e non capisco come possa restare appoggiato in basso. Poi mi rendo conto che alto e basso sono solo punti di vista. E, di tanto in tanto, tra le luci fisse qualcuna si muove. Non sempre sono aerei o satelliti ma parti di universo attirate dalla Terra.

Di giorno invece tutto sembra più controllabile e i riferimenti sono monti, orizzonti al mare, case e campanili di chiese, nuvole in movimento, il Sole e talvolta la Luna. Le scie degli aerei non mancano quasi mai.

Ma cosa c’è in cielo veramente? E noi siamo il cielo stesso?

Semplificando il cielo è un ghiacciaio che, con la grandine, a volte perde i suoi frammenti grandi e piccoli. Ma è anche una fabbrica di vento, invisibile e potente, capace di spostare quasi tutto ciò che incontra sul suo percorso. Credo possa essere un enorme lago di acqua dolce, perché altrimenti non si spiegherebbe la pioggia.

Oltre il visibile a volte immagino ci sia il nulla, ma non è così. Un po' come avviene con la Signora. Quando arriva lei cosa succede, dopo c’è il nulla?

O non è che basterebbe aspettare la notte e guardare in alto per vedere che oltre a noi, dopo di noi, tra la polvere delle stelle, noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo? Non ho mai volato ma forse volerò. Ciao, Viz.

                                                                                                     Silvano C.©   

 
                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

domenica 29 maggio 2022

Dove si va?

Oggi è domenica, dove si va? Sono stanco dei soliti posti e non desidero mettermi in coda come tanti che non per scelta possono muoversi solo nel giorno di festa. Noi possiamo farlo la domenica e il giovedì, il sabato e il lunedì. Possiamo il giorno di ferragosto e il 7 novembre, possiamo praticamente sempre. Nessuno ovviamente ci vedrà più come un tempo, invisibili al mondo ma non a chi ci pensa come allora. Per loro arriveremo ancora, e li ritroveremo. Strapperemo un sorriso, discuteremo e ricorderemo fatti di anni prima, perché si fa sempre così. Poi progetteremo piccole cose, come una sera in pizzeria o una cena a casa di qualcuno, una breve vacanza assieme o solo due passi attorno a casa o sulle mura.

Oggi però ho un’idea nuova, ti porterò con me prima di averti incontrata, in vacanza dove mi mancavi e non sapevo che mi stavi aspettando. Quindi devi solo scegliere il posto, a guidare ci penso io… andiamo, Viz.

                                                                                                     Silvano C.©   


                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

sabato 28 maggio 2022

Quali parole usare

Ad ogni occasione la giusta parola. Estensivamente questo potrebbe giustificare anche l’uomo ladro, quindi probabilmente esistono dei limiti alle parole che volano, è vero, ma possono ferire in modo pesante, solido. Le sole parole basterebbero a qualificare, se ben analizzate e per un periodo ragionevole, ogni persona. Ma poi restano le azioni, e quelle dove si mettono?

L’enorme confusione generata dagli abusi verbali che tolgono significato a termini che prima lo avevano, o lo modificano, dovrebbe rendere prudente chi conosce prudenza.

Se in una notte qualcuno schiamazza e non sente ragione malgrado le proteste che arrivano può bastare un “Maremma maiala” urlato in modo molto nitido a indurre il silenzio. Parole perfette per lo scopo al momento giusto.

Molte le conservo gelosamente, le ho sentite e ancora le sento pronunciate da chi non c’è più tra noi visibile, ma l’invisibile è ovunque e ci governa, ci guida, ci spiega e ci piega.

Leggo ed ho letto a lungo, non solo in questi mesi, di vittime e carnefici. Confesso, che pur non avendo mai ucciso nessuno né essere evidentemente stato ucciso, ho ricoperto entrambi i ruoli. E nessuno mi è piaciuto.

Una cosa posso affermare senza timore di sbagliare. Le definizioni, gli aggettivi, le considerazioni anche più ingenue ed innocenti potrebbero risultare offensive o ingiuste a qualcuno. Improvvisamente, dopo una vita normale, ho scoperto che normale era sbagliato.

Forse un solo metro può misurare il livello di correttezza delle parole: l’amore. Non la fede, non la giustizia, non la riflessione né la laicità rispettosa, solo l’amore sa pronunciare la parola morte e non venirne demolito. L’amore, in effetti, malgrado noi stessi e la nostra consapevolezza, supera la morte. Ciao Viz.

                                                                                                     Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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