venerdì 29 aprile 2022

Schemi fissi

Gli schemi fissi sono un’invenzione culturale, non naturale. In natura si segue un modello ma questo si esprime con mille diverse varianti e se, ad esempio, della mela ho un’idea abbastanza precisa mi riesce impossibile trovare due mele identiche perché non esistono.

Mi è bastato lasciare le mie quattro mura solite solo per una manciata di ore andando altrove, e non in un luogo nuovo ma conosciuto, per ritrovarmi fuori da uno schema abituale. Questo un po' mi destabilizza e mi fa venire dubbi. Forse che, come decenni fa una ragazza mi disse, io non vivo? Probabilmente rifiuto di vivere in un certo modo, forse alcune cose dovrei farle ed evitarne altre, ma poi andando a scavare a fondo nessuno di quelli coi quali mi capita di parlare ha una strada verso la felicità o anche solo verso la realizzazione che sia esportabile. Qualcuno lo invidio perché so che fa cose più giuste, altri li posso capire ma non mi offrono modelli adatti e alla fine il problema me lo devo risolvere da solo. E non ha soluzioni giuste e assicurate.

In una certa ottica in effetti non vivo, sono quasi infinite le opportunità che non mi interessano e che per altri sono importanti, mentre alcuni dei miei impegni quotidiani sono decisamente incomprensibili e illogici per troppe persone. Non so chi sbaglia, forse nessuno.

Quindi sono in mezzo al guado, come al solito, lontano dalla riva lasciata da un po' e ancora lontano da quella di fronte. Non so esattamente se dirigermi più a monte o più a valle, e ancora adesso non mi spiego l’ingiustizia. La Signora è venuta a trovarti che, secondo me, poteva ancora aspettare. Eppure non riesco ad avercela con lei. Più che ingiustizia mi sembra una cosa inspiegabile. Io sono vivo ma non me lo merito. Tu non lo sei più e non te lo meriti, e per quanto mi riguarda tento il possibile per tenerti qui. Ho visto poco fa una bella ragazza, mi ha salutato, non l’avevo riconosciuta, la ricordavo ragazzina di 13-14 anni. Mi ha detto che non sono cambiato, io le ho risposto, dopo che mi ha detto il suo nome, che è diventata più bella e che è normale che io cambi meno nel tempo. Ho pensato pure che è già molto che sia vivo. E le ho chiesto del padre. È in macchina. Mi sono abbassato e ci siamo visti. Lui, come me, col tempo è cambiato poco, e abbiamo convenuto quello che spiegavo prima, che alcune cose non si spiegano, che non esiste giustizia. Le persone vivono, sinché possono, seguono un loro schema di comportamento, un destino, un modello o quello che si vuole, e non ne esiste uno soltanto. Mi piacerebbe poter programmare qualche cosa con te, magari farti anche arrabbiare come a volte capitava, vorrei evitare di farti star male come purtroppo avveniva, vorrei tante cose che restano rimandate a un tempo immaginario futuro. Penso di aver detto anche troppe stupidaggini per oggi. Arrivederci Viz.

                                                                                                             Silvano C.©   


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