venerdì 22 aprile 2022

So che ti sarebbe piaciuto

Lo so, lo aspettavi da anni, doveva essere una liberazione e la chiusura di un capitolo della tua vita che ormai ti stava pesando. Disfarti finalmente della burocrazia cartacea, se avessi potuto, l’avresti trasformato in un falò, magari di notte e rimanendo a lungo a guardare prima le fiamme e poi le ultime braci. Ne sono sicuro anche se non ne abbiamo mai parlato in modo esplicito perché altre cose sono arrivate per toglierti questo piacere

Se ora a ritmi irregolari mi ci metto io non è la stessa cosa. A me costa dolore e anche rabbia. Rileggere impegni, programmazione di attività, orari e scelta di ferie mi fa male ma non posso lasciare a nostro figlio questa cosa. È un mio dovere, una mia responsabilità. Spero di metterci la necessaria cattiveria nel cestinare l’inutile che, vivendolo, sembrava tanto importante. Il rapporto con le persone che conoscevi però non sono in grado di capirlo, di associarlo a fatti avvenuti e anche a episodi piacevoli, quello solo tu avresti potuto, non io. Ti alleggerisco un po' il viaggio, Viz. A me pesa da morire ma devo farlo e ti confesso anche che non voglio avere fretta perché così ti trattengo. Che altro dire? Nulla, assolutamente nulla. Tra poco uscirò e butterò alcune carte. Arrivederci, Viz.

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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