Da anni non succede apparentemente nulla mentre tutto si stravolge. È solo questione del punto di vista e dell’oggetto che si osserva. Qui è cambiata ogni cosa. Da quando sei partita sono rimasto a testimoniare e a cercare di capire senza arrivare mai a capo di nulla. Se posso ripeto quotidianamente alcuni gesti, ritorno sui miei passi, vengo a cercarti e mi tranquillizzo. Se vado lontano con uno scopo particolare dopo un po' provo il desiderio di tornare. Mi sono precluso volontariamente alcune scelte, ho cancellato certe opzioni, non cerco cose che cercavo sino a poco più di sei anni fa, e allora sbagliavo. Se sono cambiato è sicuramente in peggio, mi manca la tua parola a correggere il tiro, ma ci provo, senza risultato. Ho perso certe persone sui social, colpa mia certamente ma anche incomprensione e perdita d’interesse reciproco. E nella vita di ogni giorno, nei contatti con chi vedevo? Lì emergono tutti i miei limiti, inutile ricordarli, li conosci troppo bene. Alcune parole mi riescono ancora difficili, sai quali sono. In ogni caso, nell’assoluta necessità di cercarti, a volte mi rendo conto che qualcuno (o qualcuna) mi aspetta. Non si fida di me, non si fida degli umani, ma mi aspetta. E poiché so e vedo che ti fa compagnia io cerco, ogni giorno, di portare qualcosa. L’abitudine crea dipendenza, porta consolazione, distrae e predispone al domani. Questo succede. Arrivederci, Viz.
Silvano C.©
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