Vorrei ridere sino a piangere, e dopo aver pianto avere pure il coraggio di dire che mi è piaciuto da morire.
Nulla di nuovo alla luce del Sole o al riflesso della Luna, non sono originale in questo se non nell’associazione di tasselli a tutti noti in ordine diverso, con naturali ma dissonanti associazioni personali.
Sono sempre giorni particolari quelli che vivo, o tali egocentricamente mi sembrano, eppure…
Eppure la vita anche per gli altri è sorriso e pianto, desiderio e delusione, attesa e paura, esaltazione e depressione, tentando tutti di non cadere troppo da un lato né di dar troppa importanza al suo opposto.
E ripenso che alcuni errori avrei dovuto evitarli, quasi con la regolarità cronometrica delle passeggiate di Immanuel Kant.
Mi piacerebbe rivedere la costa della Liguria
con un amico e sentire Lucio Dalla in sottofondo, ma prima di ogni cosa vorrei
perdermi nelle giornate senza un attimo di respiro vissute con te e durante le
quali vivevo e non sentivo il bisogno di raccontare la vita. Arrivederci Viz, a
domani, giorno di Pasqua.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.