sabato 23 aprile 2022

Oltre il cielo

Oltre il cielo si arriva all’infinito, e se noi non siamo il centro di ogni cosa, come sospetto, arrivare ai suoi confini potrebbe aver bisogno di un tempo maggiore o minore a seconda della direzione che sceglieremo. Poca differenza in termini pratici poiché non credo che partirò mai per un tale viaggio, o almeno non prima di aver incontrato la Signora.

Il guaio è che mi mancano termini di riferimento condivisi, neppure chiari a me stesso. Parlare di cielo, di orizzonte, di Nuove Indie da scoprire non mi porta beneficio, anzi, mi confonde.

Persino se parlo di come ho vissuto da giovane non vengo capito da tutti e probabilmente io per primo ricordo in modo selettivo e non oggettivo. Non è necessario arrivare a mondi impossibili e lontani per trovare incertezze. Non sono sicuro di ciò che ho fatto, tantomeno di come sono stato giudicato.

Dovrei far pulizia allora, anche fisicamente nello spazio vicino. Cancellare come si usa fare, rimuovere perché sembra più tranquillizzante, non lasciare pesi a chi verrà dopo, scegliere per non scaricarne la difficoltà ad altri…

Oltre il cielo non arriverò mai e mi alzerò sempre di poco sul livello del mare ma il pensiero è libero, anarchico e un po' romantico (come ha spiegato Guccini) quindi posso seguire l’umore dell’attimo, il sorriso casuale di chi cambia le ore che seguono e le parole che colpiscono nel modo giusto. Arrivederci Viz, a quando finalmente qualcosa di bello succederà.

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

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