Si alzi il sipario

Si alzi dunque, che la scena si possa vedere dalla platea, dai palchi e dal loggione. Nessuno si illuda di poter tenere qualcosa di nascosto, tra chi sta sul palco. Neppure in platea ci si può sottrarre alla vista altrui e forse si può essere meno notati solo da certi palchi, o dal loggione, ma chi viene a teatro non lo fa per nascondersi. Anche chi recita vede parte del pubblico, dipende dalle luci, e così deve essere. Qualcuno usa binocoli per indagare dove spinge la curiosità: ma guarda com’è vestita, ci sono anche quelli, non sapevo che loro due stessero assieme, è invecchiato ma recita sempre da maestro, quella crepa due mesi fa non c’era, sembra che abbia incassato bene il colpo… Quando si recita si segue il copione, lo sanno tutti, e chi sbaglia una battuta difficilmente sfugge all’orecchio dell’esperto. Alcuni però arrivano senza sapere ogni cosa, per loro è la prima volta e sono distratti dalla novità dell’ambiente e l’emozione ha la meglio, quindi non colgono il particolare. Il loro giudizio alla fine è istintivo ma non è detto che sia meno preciso di quelli che da vent'anni non si perdono una stagione. Ora però facciamo silenzio, lo spettacolo forse comico o più facilmente tragico sta per avere inizio. Anzi, è già iniziato ma non ne conosciamo la fine. È un lavoro nuovo, mai recitato prima d’ora. Silenzio…

                                                                                                             Silvano C.©  

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