giovedì 17 marzo 2022

quel che non ho fatto

Dopo troppi mesi sono tornato. Avrei dovuto e potuto fare molte cose, sicuramente molte. Avrei dovuto vedere qualcuno e non l’ho fatto, mi sono accontentato della mia solita routine. Avrei dovuto andare alla casa di mio padre e neppure quello ho fatto. Mi sento in colpa, mi sarebbe costato quasi nulla eppure non sono andato. La casa è vuota e non avrei trovato nessuno ma potevo andare. Dovevo andare in Certosa, motivi ne avevo dopo tanti mesi, e neppure in quel luogo che solitamente visito sono andato. Ho visto che in via Ripagrande un negozio ha chiuso per sempre, e in quel negozio in un anno che non ricordo comprasti un costume da bagno perché stavamo per andare in vacanza al mare. Non ho fatto troppe cose ma quelle che mi mancano di più sono quelle legate alle persone assenti. Ho quasi l’impressione di aver contribuito e tenerle lontane, come se le volessi scordare. Di chi mi può rispondere ora al telefono o incontrandomi dirmi pure le cose peggiori non ho particolare timore, non è a loro che devo la mia maggiore attenzione. Ho paura invece di dimenticare e di far sparire. E quando vado in qualunque luogo io cerco sempre assolutamente qualcuno. Ieri non ho cercato abbastanza. Eppure ho rivisto strade, angoli, librerie, non abbastanza. A presto, Viz. Immagino che tu non condivida, tu faresti altro, lo immagino ma non so esattamente cosa. La vita è strana, varia, incredibile, tragica e piena di domande.

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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