La grande abbuffata

Poche volte andai al cinema trovando come unica possibilità di sedermi, a sala quasi completamente piena, la prima fila esattamente sotto lo schermo.  Ne ricordo due, una relativamente recente e poco significativa ma l’altra particolare, decisamente unica. Fu quando vidi La grande abbuffata di Ferreri.  Confesso che non ci capii quasi nulla, fui colpito da alcune scene e non sempre mi piacque il modo di porre tutta la storia. Sostanzialmente non accettai che alcune persone di successo potessero cercare la morte in quel modo ma rimasi affascinato dalla sontuosità dei piatti e dal fatto che le montagne di cibo preparato incombevano su di me, potevano travolgermi come una slavina. Per molte volte in seguito ho pensato alla massa di purè che avevo visto alta e deformata a pochi metri, con l’audio un po' rimbombante e minaccioso. Ed ora mi è tornato alla mente. Temo quel purè ma lo assaggerei. È strana la vita. Ciao Viz. Mi piacerebbe cucinare qualcosa per te, un piatto elaborato magari, curato molto più del mio solito, preparato con amore. La Signora per ora me lo impedisce.

                                                                                                             Silvano C.©  

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