venerdì 4 marzo 2022

Presto, presto, presto

Non mi faccia perdere tempo, potrei addebitarglielo o farmelo scontare, si sbrighi e smetta di guardare quel telefono. Ma come mai tutti hanno sempre il cellulare acceso giorno e notte, seduti o mentre camminano, alla guida o al ristorante, anche nelle sale cinematografiche o a teatro, è un lavoro a cottimo che più tempo ci passi più guadagni? Demenziale, e non parlo di guai dovuti alla senilità. Insomma, ha finito e può darmi attenzione finalmente? Non sono mai stata così bella, è un attimo che sta per fuggire, lo so e basta, quindi si dia da fare e muova quel culo dalla sedia.

Finalmente, era ora!

Va bene così? Mi devo spostare più indietro? Secondo me le luci non vanno bene. Ha messo il filtro? Forza, per favore, ho ancora pochi minuti. Ora mi dia il tempo di pensare alla persona che amo, altrimenti non funziona e lo sguardo non è quello che deve essere. Mi devo rilassare ma non troppo, e lei mi ha un po' fatto perdere la pazienza. Un respiro, ecco, un respiro profondo. Ora. Scatti ora. Questo è l’attimo giusto. Mai prima né dopo, ora. Ci sarebbero stati altri momenti, lo so, ma non c’era nessuno con una fotocamera, e ora si sono perduti. La foto perfetta, ecco la mia foto perfetta.

E poi? Poi deciderà la notte che sta per arrivare, deciderà la giornata di domani, poi il tempo non sarà più mio. Il tempo finirà, questo sì.  

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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