martedì 29 marzo 2022

Non aver pietà

Non aver pietà per altro che non sia persona. Tu meriti pietà, io merito pietà, ma lo stesso non vale per un sentimento, per un legame, per un ricordo. La pietà non deve andare alle cose, solo alle persone o a chi vive. Anche un gatto merita la tua pietà, non certo un libro al quale sei affezionato. Quindi non avere pietà davanti a qualcosa che ti riempie inutilmente la casa, non esitare a trovare una soluzione per disfartene nel modo migliore. Se lo farai dimostrerai comprensione per chi verrà dopo di te, lo solleverai da un dolore legato ad una scelta. Mantieni per te il dolore, conservalo quanto vuoi, ma non lasciarlo ad altri che non ne saranno comunque del tutto esenti. Pensa a quanto di costa separare una cartolina ricevuta da un’altra, a come ti riesce impossibile abbandonare un regalo che ho ricevuto nei miei ultimi giorni in vita e che non ho mai potuto guardare, sfogliare, indossare, godere. Pensi che torni a chiederti di un paio di guanti, di un piccolo gioiello, di un pacchetto mai aperto? So che aspetti, che mi aspetti, ma fa che questo non ricada su altri e assumiti la responsabilità della scelta. Non aver pietà delle tue debolezze, che non sono tutto. Ti ripeto che sei tu a meritare pietà, per mille motivi anche se rimani certamente responsabile e in parte colpevole. Le cose non verranno con te, ricordi Verga? Prima o poi ci rivedremo, forse, e litigheremo come un tempo. Questo ti manca, lo so.

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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