lunedì 21 marzo 2022

Il primo giorno di primavera

Se non ci fosse la siccità causata da mesi di mancanza di pioggia, se non ci fosse la pandemia che non molla la presa malgrado nessuno intenda più vaccinarsi, se non ci fosse una guerra devastante alle porte con troppi morti e conseguenze destinate a durare per lungo tempo, se chi amo avesse il lavoro che desidera e non solo quello, se tu fossi di sotto a leggere o a fare altro oggi sarebbe un bel primo giorno di primavera.

Per essere un giorno dal clima piacevole lo è, non mi lamento di questo, ma troppe cose non sono al posto giusto.

Ho fatto due brevi giri con la mia bicicletta a trazione umana e mi sono tornate alla mente le nostre visite per ospedali. Dirai che sono un idiota, ma le rimpiango. Tutto appariva ancora riscrivibile e non già deciso. Il Sole di oggi mi fa sembrare belle quelle giornate. E per seguire ancora il filo delle associazioni che non so spiegare vorrei dire che la parola “rinnovare” ha anche un significato negativo. Se rinnovo un arredamento perdo il precedente. Se rinnovo la tinta alle pareti perdo la patina del tempo. Se rinnovo qualsiasi cosa perdo una parte della storia, come succede quando si abbatte una vecchia casa e al suo posto se ne costruisce un’altra. So di dire una bestialità, ma voglio restare nella mia caverna da uomo della pietra. A presto, Viz.

                                                                                                             Silvano C.©  

                   (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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