Sesso orale

Non se ne faccia un problema, vedo che è in ansia per questa cosa che le è successa.

Non mi è successa, l’ho fatta, è diverso.

Lei crede veramente nel libero arbitrio, se mi dice così, e ritiene corretta l’espressione “homo faber fortunae suae”. Non ha alcun dubbio che ciò che le tocca non sia sempre e solo dovuto alle sue scelte? La malattia, l’incontro con le persone giuste o sbagliate, il semplice inciampare per strada o il trovare il negozio che le piace ancora aperto e non chiuso per sempre non dipendono da lei, se ne rende conto?

Ma se compro una bottiglia, vado a trovare una persona e le porto quella bottiglia, ceniamo assieme e poi, similmente alla discesa lungo un sentiero, arriviamo al sesso orale, è una mia scelta. O no?

Direi di no. Quantomeno è una scelta condivisa, non solo sua, e legata a molte variabili e circostanze esterne. Avrebbe potuto trovare anche quella porta chiusa malgrado la sua volontà, non crede?

Ma che significa?

Significa che non deve dare eccessiva importanza al sesso orale nella situazione che mi ha descritto. Lei poi è anche un insegnante di latino (specie protetta in via di estinzione), e capisce molto bene la differenza tra orale e scritto. Inoltre, se ha bisogno di un altro punto vista, rifletta sul significato di “verba volant, scripta manent” e vada con un sorriso, se le riesce. Le auguro una bella giornata e tanta fortuna.

                                                                          Silvano C.©  

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