Non puoi scegliere, ma se questo fosse possibile per te sarebbe meglio morire relativamente presto ed intatti oppure avanti negli anni, non proprio in forma e pure con qualche parte mancante?
In realtà non mi interessa la risposta, neppure io so darla, mi è solo venuta in mente una cosa a metà tra il tragico ed il comico, decisamente assurda. Ogni riferimento a fatti reali è soltanto parziale.
Da giovane fu sottoposto all’asportazione dell’appendice e delle tonsille. Gli vennero anche estratti alcuni denti, non quelli da latte. E continuò a vivere.
Attorno a vent’anni perse una mano per lo scoppio di un petardo. Ma era la sinistra, e riuscì a continuare a vivere, non come prima ma insomma…
Poco dopo in un incidente in bicicletta cadde e perse un occhio. Dovette restituire la patente di guida.
Al lavoro, per la caduta di una trave, perse il piede destro. Ma lui rimase vivo, ed ottenne la pensione di invalidità.
Una grave infezione virale lo costrinse a farsi ricoverare, rischiò la dialisi ma perse il rene destro. Rimase vivo.
Negli anni che seguirono il suo corpo continuò a perdere un pezzo dopo l’altro, ma intanto è arrivato a novant’anni, rimpiangendo molto, non del tutto felice, ma dopo aver aiutato come poteva molte persone nell’associazione di volontariato nella quale è diventato quasi insostituibile. A quanto mi risulta non è ancora morto e la sua mente è tutt’altro che a riposo.
Silvano C.©
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