Potrei essere ad aspettarti dietro lo scaffale di una libreria, tra i romanzi con più pagine, quelli a volte difficili pure da sfogliare, e pesanti. Ma anche nella stessa libreria dove ci sono i biglietti augurali per i compleanni, o i piccoli oggetti da regalo.
A volte, senza bisogno di essere chiamata, arrivo in un sogno strano e mi metto al tuo fianco per affrontare una situazione assurda che, tuttavia, richiama fatti veramente avvenuti una vita fa. Come stanotte.
Tra le nuvole, in un bosco, nel semplice pensiero di una spiaggia o di una taverna greca, tra le rose o i felini, che non sono gatti.
Quando entri in un locale dove siamo già entrati, oppure quando scopri un posto nuovo, che alcuni anni fa neppure esisteva e ti capita di chiederti se mi sarebbe piaciuto. E sai già che mi addoloro per tutti i luoghi che intanto sono spariti.
Amo nascondermi non potendo però fare in altro modo. Se mi nascondo significa che ci sono, anche quando non mi vedi.
Continua ad avere ogni giorno piccoli obiettivi da raggiungere, magari banali o di poco valore, ché agli altri deve interessare ben poco cosa fai e cosa non fai, finché non crei fastidi a nessuno.
Se puoi non sparire del tutto, telefona ogni tanto, fai capire di esserci, e non mi riferisco a me, ovviamente.
Cercami ovunque, in ogni momento, anche quando ti lasci distrarre. Non puoi mai sapere prima come e dove mi ritroverai, prendilo come un gioco, magari è il modo migliore.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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