sabato 31 luglio 2021

L’odore dell’acqua

Le impressioni restano a lungo negli archivi poi, se non sono state cancellate, a volte si ritrovano. E col ricordo riaffiorato vengono richiamati altri tasselli che inevitabilmente finiscono in piccoli vicoli ciechi. È impossibile rivivere anche una sola ora di quelle già vissute, e tutto ciò che risulta facile da collegare nel presente diventa sempre impreciso e confuso se si tratta di rivedere e capire o ricostruire il passato. Si cade invariabilmente in una narrazione mediata e trasformata, la realtà profonda e completa è scomparsa per sempre.

E mi torna alla mente l’odore particolare dell’acqua che io facevo uscire dalla pompa a mano del pozzo artesiano al mare. Dopo aver fatto muovere alcune volte a vuoto la grande leva iniziava ad uscire l’acqua non potabile ed un po' salmastra che mi colpiva per il suo odore. Poco alla volta ho capito che ogni luogo ha l’acqua con un odore diverso, e nello stesso luogo l’odore spesso cambia da un punto all’altro.

Ora però voglio chiudere, temo di poter danneggiare la diga e di essere sommerso. Desidero controllare almeno in parte ciò che riporto alla mente e non lasciare campo libero ad ogni idea che si senta emarginata o ignorata. I mezzi ormai li conosco; mi distraggo, scordo l’odore dell’acqua che ho pure assaggiato malgrado fosse non potabile e mi dedico ad altro, magari visitando virtualmente un luogo in Alto Adige dove avremmo potuto andare qualche anno fa e, con diversa fortuna, pure oggi. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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