Ciao, Viz. Realizzare un pensiero non è mai automatico ma la strana vita distanziata recente, i suoi contatti in remoto, le visite virtuali organizzate da musei ed enti culturali mi fanno immaginare che sia possibile smaterializzare anche questo. Non mi piace come idea, lo ammetto, perché abbino lo smaterializzare allo scomparire, e mi viene quasi automatico fare altre associazioni tutte poco piacevoli. Mi rassegno, per forza di cose, mi adatto, perché non ho i mezzi per oppormi a quello che non mi garba, e devo farmelo piacere. Sembra che pure chi arriva al massino del potere terreno possa provare il brivido dell’impotenza, l’obbligo di piegarsi e, forse, il bisogno di servire superando anche il proprio dolore personale. Forse, perché non tutti in realtà pensano agli altri, e i sempre nuovi super-ricchi mi smentiscono. In ogni modo oggi andremo a Bressanone e poi proseguiremo per Brunico. Una volta arrivati non so cosa faremo. Non so neppure cosa troveremo di uguale e cosa di diverso. Probabilmente i portici non saranno cambiati, o le piazze e le chiese, alcuni negozi invece saranno spariti e altri forse saranno stati aperti.
Il pensiero rimane l’arma più potente in nostro possesso, sino alla fine, sino a quando ci addormenteremo. Poi forse sogneremo ancora.
Silvano C.©
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