giovedì 22 luglio 2021

Uno dopo l’altro

Basta mancare per poche settimane da una città o da un paese. Quando vi si torna alcuni locali o negozi hanno chiuso per sempre. Ogni tre vetrine che spengono le luci magari una sola le riaccende, sotto altro nome e con altre insegne, ma se il fenomeno aumenta di velocità le vie del centro si riempiono di avvisi con i cartelli affittasi, vendesi, chiuso per cambio gestione, chiuso per cessata attività e così continuando. In tempi diversi gli esercizi commerciali più legati al territorio passavano di generazione in generazione, ma quest’epoca è finita. In parte per colpa è mia, che spesso preferisco i centri commerciali ai centri storici, ma in parte no, perché rifiuto in modo deciso di comprare on-line e voglio sempre avere di fronte una persona in carne ed ossa per ciò che mi serve, non solo per gli acquisti.

La mia assicurazione auto ha una sede fisica, e mi ci sono recato oggi. La mia banca ha una sede e sue filiali. Tenta in tutti in modo di dissuadermi ma io continuo ad andare allo sportello, infastidendomi quando si pretende che fissi un appuntamento per un’operazione stupida e veloce. Finirà che chiuderanno altre filiali, e non per colpa mia. I libri li voglio vedere e sfogliare prima di comprarli, magari pagarli in contanti e scambiare due parole con chi sta alla cassa. Il meccanico virtuale per ora non esiste ancora, mentre il medico in parte sì.

Uno dopo l’altro ho perso in tal modo troppi punti di riferimento a Ferrara, e molta parte di questa piccola storia del territorio è destinata a sparire. Persino chi occupa un locale anticamente sede di banco di pegni ebraico o utilizzato dalla mensa della Pontificia Opera di Assistenza non sa nulla, nessuno lo ha informato o personalmente non si è interessato. Ciò che resta è solo parte di quello che è stato, della sua grandezza o miseria. E non possiamo far nulla o quasi per opporci, ci prenderebbero per stupidi nostalgici senza altro di meglio da fare. Io, del resto, ho ormai quasi tutto da perdere e poco da guadagnarci, ma resisto. Ciao, Viz. Camminando per Ferrara, come ho fatto un paio di giorni fa, ti ho rivista, davanti a me.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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