Quando si torna serve dirlo a qualcuno, altrimenti sembra quasi di non essere mai andati via. E prima, quando si parte, o quando si incontra qualcosa di bello? Esattamente lo stesso. Serve dirlo. E se non si ha qualcuno di vicino occorre pensare a chi potrebbe capire, e magari non può più farlo. Un dialogo attraverso lo spazio, il tempo e capace di superare la separazione tra vivi e morti. Noi siamo vivi ancora per poco, e molti anni sono nulla, finiscono anche quelli. Per la maggior parte del tempo noi stessi saremo morti, e se potremo comunicare lo faremo. Se potremo.
Ma perché continui a ricordare la Morte? Lei non si dimentica di noi, stanne certo. Io ci trovo qualcosa di patologico nel non voler vivere pienamente la vita e pensare troppo al dopo.
Non distrarmi, io penso ad altro ora, non solo alla Signora. Penso alla solitudine e all’amicizia, all’amore eterno e alla sua fine, al bisogno di comunicare, di far sapere che ci siamo, che ci siamo ancora.
Ci ricaschi.
Ci ricasco, ma è così. E poi penso che è comunque bello non solo tornare e ritrovare qualcuno, ma anche portare un regalo quando si torna. Consola noi stessi e consola chi non è venuto con noi. Anche un regalo serve.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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